Il Museo

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Casa Begna

Mancava a Carano, paese della Val di Fiemme ricco di storia, tradizioni, leggende e molto altro, un luogo dove conservare e possibilmente tramandare alle nuove generazioni, l'immenso patrimonio culturale del paese.
Nel nostro paese già opera un Gruppo Folkloristico ed inoltre si rinnova con entusiasmo, ogni quattro anni, il tradizionale "Banderal", dove un gruppo di giovani in età da marito si impegna a far rivivere l'antica tradizione del corteggiamento, con un gran ballo in abiti d'epoca per i nuovi ipotetici fidanzamenti! In passato sono state rievocate, con una spettacolare rappresentazione teatrale in piazza, le leggende che ci hanno resi famosi in Trentino, come " Il toro sul campanil" e " La slargada della Gesa".
Abbiamo ricordato con successo Don Giorgio Delvai, dedicando allo storico della nostra valle nostro concittadino un convegno arricchito da uno splendido video girato in collaborazione con il "Circolo Anziani". L'Amministrazione Comunale, venendo a conoscenza che forse era in vendita " Casa Begna", antica casa contadina posta proprio in centro paese, si è attivata per dare alla comunità di Carano la possibilità di mantenere in loco la propria storia, mettendo a disposizione una splendida cornice da riempire di contenuti. Il quadro che sicuramente ne uscirà, sarà una vera e propria opera d'arte, firmato dai cittadini di Carano che vorranno lasciare alle generazioni che verranno, tracce autentiche di un passato caro a tutti noi.

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I nostri

donatori

Il “museo della gente di Carano” ha una peculiarità. In un tempo in cui troppo spesso si dimenticano i veri valori della vita, in cui le relazioni umane si fanno minime, superficiali o sospettose, un tempo in cui si è perché si appare e si possiede, ecco qualcosa di nuovo. Nel nostro paese il comune ha ristrutturato un immobile storico e lo ha messo a disposizione della popolazione come scrigno, come un contenitore…ma vuoto….chiamandolo museo. Un meccanismo è scattato nella gente di Carano e dei paesi limitrofi: una voglia di condividere le proprie radici, un desiderio di dare lustro a tutti quegli oggetti un tempo d’uso quotidiano, a cui spesso è stata legata la sopravvivenza della famiglia. Ora che le condizioni di vita sono diverse, quegli oggetti non hanno più lo stesso ruolo nel quotidiano, ma grazie alla lungimiranza di molte persone ne hanno uno nuovo, veramente speciale: testimoniano la nostra storia all’interno delle stanze della “casa Begna”. Ecco perché il “museo della gente di Carano” è speciale: tutti gli oggetti sono stati donati dalla popolazione, con la consapevolezza che lì più che altrove avrebbero vissuto una nuova vita, avendo la certezza di esser lì conservati con cura ma soprattutto di essere nuovamente fondamentali protagonisti, testimoni di un epoca che ci appartiene e che i nostri figli e nipoti hanno il diritto di conoscere e rivivere.
Ringraziamo quindi per le concessioni d’uso e le donazioni tutti coloro che, insieme a chi deciderà in futuro di unirsi a questo importante progetto, ci hanno aiutato a costruire il vero tesoro del “museo della gente di Carano-casa Begna”.